Nel senso...
io odio profondamente i giornalisti, li torvo una manica di scribacchini bugiardi che altro non sanno fare che imbrattare la carta, scrivere un mucchio di stronzate, si stronzate, scriverle male per di piú e poi pretendere di avere semrpe ragione.
Voi giornalisti siete diventati al voce della DISINFORMAZIONE e questa ne é l'ennesima dimostrazione. Solo che questa volta lo scribacchino non la passa tanto liscia. E ben gli sta per aver scritto una storia strappalacrime del tutto fasulla.
Avete presente il vecchietto che ruba un pacco di pasta per la fame? Ecco tutta una bufala.
Eccovi il trafiletto di oggi sul corriere.it
Vogliamo per favore iniziare a dare informazioni serie senza dover passare per forza alla telenovela della peggio specie?
Se no trovati un altro lavoro. Credo ache a Vivere stiano cercando nuovi spunti, li puoi usare tutta la tua fantasia e creativité.
Welcome a tutti
Uh la laaaaaaa, ho appena scoperto come funziona sto BLOG sul serio!
Adesso mi divertiró un sacco!!!!
Friday, September 28, 2007
Thursday, September 27, 2007
MORE VINO PLEASE!!!!!
Ok ok ok!!!
Ieri sera sono passate le due oche dal piemonte a trovarmi, per festeggiare il motivo non aver niente da festeggiare, ma che potevamo festeggiare lo stesso. Il concetto é chiaro?
Comunque tiro fuori i muffins al caprino e albicocca e che ci beviamo? Fruga in giro e salta fuori una bottiglia di Merlot, presa al Ristorante Glicine mille anni fa e poi scordata.
Ommioddio! Ecco il mio primo commento! Il secondo é stato sento solo il legno e basta, vediamo se aprendosi si sente qualcos'altro.
Infatti... Vi presento il Tiare Mate di Livon, Merlot del 2000.
Al naso, ciliegia nera, chiodi di garofano, cioccolato, liquirizia, marmellata di prugne e un sic di vaniglia.
In bocca si presenta come al naso, molto equilibrato, di corpo e persistete, caldo e alcolico con un retrogusto di ciliegie, prugne e ribes nero.
Il TiareMate si spara comunque 18 mesi di barrique, quindi nemmeno mi sorprende!
Un gran vino davvero e l'ennesimo "keeper", da tenerne un paio di bottiglie, nel caso anche voi aveste un motivo per festeggiare!
Wednesday, September 26, 2007
Madeleines
E finalmente é tornato l'autunno, non ho piú tanto lavoro serale e mi posso sbizzarrire con tutte le ricette, di dolci, che trovo in giro durante l'estate.
Questa volta é toccato alle Madeleines, che mi ricordano anche Alda Muratore, una donna che non ho mai conosciuto di persona, ma che sul forum di Cucina Italiana si impegnava sempre a dare spiegazioni ed elargire ricette e consigli.
Adesso Alda non c'é piú, ma il suo ricordo resta.
E ogni volta che prepareó les Madeleines penseró sempre a lei.
Post di Alda Muratore
Le madeleines, non so se si possano chiamare biscotti, vengono citate anche da Marcel Proust, in un bellissimo racconto:"Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…."
ed ecco la ricetta... e MI RACCOMANDO se c'é scritto riempire 3/4 dello stampo RIEMPITE 3/4 dello stampo, non fate come me... Visualmente erano uno schifo assurdo, ma il gusto... quello é veramente indimenticabile.
Madeleines
125 g farina,
125 g burro fuso,
2 uova,
una presa di sale,
125 g zucchero,
buccia di limone o
d'arancio grattugiata,
oppure (meglio) un cucchiaino di acqua di fiori d'arancio.
Mescolare rapidamente le uova con lo zucchero (non montarle) e con la farina; quando l'impasto è liscio aggiungere il burro. Imburrare gli appositi stampini e riempirli a 3/4. Cuocere in forno a 150-170°C fino a che sono dorate.
Questa volta é toccato alle Madeleines, che mi ricordano anche Alda Muratore, una donna che non ho mai conosciuto di persona, ma che sul forum di Cucina Italiana si impegnava sempre a dare spiegazioni ed elargire ricette e consigli.
Adesso Alda non c'é piú, ma il suo ricordo resta.
E ogni volta che prepareó les Madeleines penseró sempre a lei.
Post di Alda Muratore
Le madeleines, non so se si possano chiamare biscotti, vengono citate anche da Marcel Proust, in un bellissimo racconto:"Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale. Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ? Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda. E tempo di smettere, la virtù della bevanda sembra diminuire. E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me. E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo. Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…retrocedo mentalmente all’istante in cui ho preso la prima cucchiaiata di tè. Ritrovo il medesimo stato, senza alcuna nuova chiarezza. Chiedo al mio spirito uno sforzo di più…ma mi accorgo della fatica del mio spirito che non riesce; allora lo obbligo a prendersi quella distrazione che gli rifiutavo, a pensare ad altro, a rimettersi in forze prima di un supremo tentativo. Poi, per la seconda volta, fatto il vuoto davanti a lui, gli rimetto innanzi il sapore ancora recente di quella prima sorsata e sento in me il trasalimento di qualcosa che si sposta, che vorrebbe salire, che si è disormeggiato da una grande profondità; non so cosa sia, ma sale, lentamente; avverto la resistenza e odo il rumore degli spazi percorsi…All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio…."
ed ecco la ricetta... e MI RACCOMANDO se c'é scritto riempire 3/4 dello stampo RIEMPITE 3/4 dello stampo, non fate come me... Visualmente erano uno schifo assurdo, ma il gusto... quello é veramente indimenticabile.
Madeleines
125 g farina,
125 g burro fuso,
2 uova,
una presa di sale,
125 g zucchero,
buccia di limone o
d'arancio grattugiata,
oppure (meglio) un cucchiaino di acqua di fiori d'arancio.
Mescolare rapidamente le uova con lo zucchero (non montarle) e con la farina; quando l'impasto è liscio aggiungere il burro. Imburrare gli appositi stampini e riempirli a 3/4. Cuocere in forno a 150-170°C fino a che sono dorate.
Friday, September 21, 2007
Mails che fanno ridere
Certe mail sono meglio di altre, quest mail é decisamente fantastica! Ciao Lu mi manchi e non vedo l'ora di sbevacchiare di nuovo con te!
Ciao Ditte!!!Son proprio contenta di sentirti,cosi'finalmente ritorno in possesso del tuo indirizzo...e'successo di tutto con sto aggeggio infernale!!!Perpiu' di un mese, non son riuscita a ricordare lapassword(poi dopo milioni di tentativi...),che volevadire niente posta,poi,son riuscita a cancellare tuttigli indirizzi,cazzo!!!Adesso devo dire che tra me e ilpc,comincia ad andar meglio!Allora, che mi racconti disupercosmico?Com'e' andato il lavoro da Fra?Qui daPhilly tutto ok,il wend, stiamo approfittando del beltempo per andare un po' in barca e fare qualcheviaggetto nei dintorni.Ad ottobre scattano le vacanzema non abbiamo ancora deciso dove andare;penso che ilmovente di queste ferie sara':uscire dagli states perestendere i 3 mesi di visto di altri3...quindi,sudamerica inoltrato(visto che andare in Mexico o Canadanon basta piu',bastardi!!).Ho scoperto, solo pochigiorni fa,che vicino casa vive un bel pitbullfemmina...Una mattina,avevo deciso di aprire la portadel basement per far cambiare un po' l'aria e con iltrascorrere delle ore,ho completamente dimenticato chequella porta era ancora aperta.Mentre ero immersa inuna tranquilla lettura,comincio a sentire dei rumoriprovenienti da sotto.Salto di corsa dal sofa',e vadoa chiudere, con il peso del mio corpo,la portad'accesso al basement che non ha la chiave..I rumoricontinuano ed io mi faccio coraggio e apro laporta.Silenzio,non si muuve una foglia...cazzo maallora e' uno che vuole fa il furbo!!,penso.Accendo laluce e un'ombra comincia ad avvicinassi allescale...merda che fo'!..ma..un cane?!..no unpitbull!!Richiudo la porta mentre la belva, di corsa,sale le scale..porcatroia!fanculo a ste case americanetutte aperte!!Il cucciolone pero' non riesce adaprire!MI affaccio allora dalla finestra e lochiamo,lui arriva come un razzo.E' una femmina esoprattutto non ha nessuna voglia di divorarmi...E'rimasta a giocare con me tutta la mattina e cosi' e'nata un'amiciziacanina.Pero' mi son cacatasotto!!Adesso vado a fare una torta alle banane,per lacolazione,perche' trovare un dolcetto o una scatola dibiscotti commestibili,da ste parti,e' veramentedifficile!Ti abbraccio forte e ci risentiamopresto,ciaoooo!!!
Ciao Ditte!!!Son proprio contenta di sentirti,cosi'finalmente ritorno in possesso del tuo indirizzo...e'successo di tutto con sto aggeggio infernale!!!Perpiu' di un mese, non son riuscita a ricordare lapassword(poi dopo milioni di tentativi...),che volevadire niente posta,poi,son riuscita a cancellare tuttigli indirizzi,cazzo!!!Adesso devo dire che tra me e ilpc,comincia ad andar meglio!Allora, che mi racconti disupercosmico?Com'e' andato il lavoro da Fra?Qui daPhilly tutto ok,il wend, stiamo approfittando del beltempo per andare un po' in barca e fare qualcheviaggetto nei dintorni.Ad ottobre scattano le vacanzema non abbiamo ancora deciso dove andare;penso che ilmovente di queste ferie sara':uscire dagli states perestendere i 3 mesi di visto di altri3...quindi,sudamerica inoltrato(visto che andare in Mexico o Canadanon basta piu',bastardi!!).Ho scoperto, solo pochigiorni fa,che vicino casa vive un bel pitbullfemmina...Una mattina,avevo deciso di aprire la portadel basement per far cambiare un po' l'aria e con iltrascorrere delle ore,ho completamente dimenticato chequella porta era ancora aperta.Mentre ero immersa inuna tranquilla lettura,comincio a sentire dei rumoriprovenienti da sotto.Salto di corsa dal sofa',e vadoa chiudere, con il peso del mio corpo,la portad'accesso al basement che non ha la chiave..I rumoricontinuano ed io mi faccio coraggio e apro laporta.Silenzio,non si muuve una foglia...cazzo maallora e' uno che vuole fa il furbo!!,penso.Accendo laluce e un'ombra comincia ad avvicinassi allescale...merda che fo'!..ma..un cane?!..no unpitbull!!Richiudo la porta mentre la belva, di corsa,sale le scale..porcatroia!fanculo a ste case americanetutte aperte!!Il cucciolone pero' non riesce adaprire!MI affaccio allora dalla finestra e lochiamo,lui arriva come un razzo.E' una femmina esoprattutto non ha nessuna voglia di divorarmi...E'rimasta a giocare con me tutta la mattina e cosi' e'nata un'amiciziacanina.Pero' mi son cacatasotto!!Adesso vado a fare una torta alle banane,per lacolazione,perche' trovare un dolcetto o una scatola dibiscotti commestibili,da ste parti,e' veramentedifficile!Ti abbraccio forte e ci risentiamopresto,ciaoooo!!!
Thursday, September 20, 2007
Talk Like a Pirate Day: The Five A's
Lo sapevate che esiste il giorno internazionale della parla come i pirati?
No?
Era ieri, solo che non mi ricordavo piú la password del mio blog e non ho potuto postarlo ieri come avrei voluto.
Quindi l'anno prossimo, il 19.09.2008 per intenderci, vestitevi tutti da pirati, camminate come Johnny Depp e dite un sacco di "AARRRRRRRRR" , "AHOY", "AYE" e "SHIVER ME TIMBERS"...
Nel frattempo prendete lezioni da questi due.
Oddio non so se l'anno prossimo andró in giro a urlare come una demente e magari vestita da pirata con tanto di pappagallo impagliato sulla spalla... peró ho come il vago sospetto che ci sará semrpe piú gente che lo fará.
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